Coronavirus: Come reagiscono i governi nell’America Latina

Nonostante il virus sia uguale in tutto il mondo, ogni nazione ha adottato differenti misure di sicurezza e varato manovre economiche. Alcune nazioni hanno usato maniere drastiche come l’Italia, altre hanno preferito salvaguardare l’economia e lasciare libero arbitrio ai cittadini.

I paesi dell’America Latina non sono uniti solo dalla paura del coronavirus, ma anche dalla sua dipendenza storica dal prezzo delle materie prime e dalla sua debolezza fiscale.

Sicuramente salvaguardare la salute e la propagazione del virus è fondamentale. Ma nessuna scelta è opinabile in quanto, diversi professori fanno notare quanto siano gravi i danni psicologici che una quarantena prolungata comporti sulla mente umana! Senza considerare il lato economico!

Tutto il mondo già è a una fase due, sulla base dei numeri, così può fare un bilancio di chi ha operato bene e chi meno bene. Vediamolo.

Argentina

Quarantena totale

  • Casi confermati: 4770
  • Casi su un milione: 106
  • Decessi: 246

Dopo i primi casi il presidente Fernandez ha messo tutti a casa per 15 giorni, senza sentire troppe storie. Prolungando questo per altri 10 giorni e successivamente aprire a qualche attività commerciale. La polizia circonda strade e confini provinciali e nazionali. I cittadini sperano che dopo il 10 Maggio qualcosa cambi. Fernandez ha pesantemente tassato i 200 uomini più ricchi del paese garantendo reddito ai più poveri.

Bolivia

Quarantena totale.

  • Casi confermati: 1594
  • Casi su un milione: 139
  • Decessi: 76

Le persone camminano un giorno alla settimana e solo al mattino. Nel fine settimana non puoi uscire di casa. Per strada nessuno tranne qualche veicolo d’emergenza. Chiusura dei confini per cittadini e stranieri. Anche qui la prima fase è stata prolungata.

Al 10 maggio la prossima scadenza, con la promessa di Jeanine Añez che la dall’ 11 maggio, andremo a una nuova forma di quarantena”

Brasile

Parziale chiusura di attività.

  • Casi confermati: 101.800
  • Casi su un milione: 482
  • Decessi: 7050

“Se chiudiamo o limitiamo i movimenti, cosa succederà a quelle persone che devono lavorare ogni giorno e che devono guadagnarsi da vivere? Cosa succederà al venditore ambulante, al venditore di giornali, al muratore, al camionista e agli altri liberi professionisti? ”

Bolsonaro si presenta così a una recente intervista. Uno dei pochi capi di stato che snobba le raccomandazioni dell’OMS, e del suo ministro della Sanità, Luiz Henrique Mandetta. Dopotutto il presidente brasiliano, ha affermato che il coronavirus era un’ “influenza”, quindi che motivo c’è di fare la quarantena? La vita continua, per chi si salva!

Peru

isolamento domestico obbligatorio

  • Casi confermati: 45.928
  • Casi su un milione: 1.429
  • Decessi: 1.286

Di notte il virus è più che pericoloso di giorno. Questo è uno dei paesi che adotta il Coprifuoco notturno. Però ha ridotto il traffico veicolare durante il giorno. A Lima perlomeno chi deve stare chiuso in casa sentirà meno clacson del solito!

Repubblica Dominicana

Coprifuoco notturno

  • Casi confermati: 7954
  • Casi su un milione: 768
  • Decessi: 333

Personale sanitario, settore elettrico, della sicurezza e della stampa continuano i propri impegni. Sacrificate invece attività commerciali, ad eccezione di mercati e farmacie. Chiusura dei confini e sospensione dei voli. Divieto di circolazione di autobus interurbani.

Cile

Apertura parziale di attività

  • Casi confermati: 19633
  • Casi su un milione: 1029
  • Decessi: 260

Coprifuoco notturno. Chiusura delle frontiere marittime, terrestri e aeree alle persone.

Uruguay

Quarantena non obbligatoria

  • Casi confermati: 655
  • Casi su un milione: 186
  • Decessi: 17

Il primo caso il 13 marzo.


Le misure di sicurezza hanno riguardato la chiusura della attività maggiormente affollate come: spettacoli, messe, cinema e matrimoni con gli ospiti.
Pacchetto economico di circa 22 milioni di dollari di assistenza sociale.

Ciò che è veramente interessante è il basso numero di contagi confrontato con tutte le altre nazioni e soprattutto il fatto che non è stata mai istituita una quarantena.

Colombia

Isolamento obbligatorio

  • Casi confermati: 7688
  • Casi su un milione: 156
  • Decessi: 340

Programma di aiuti all’economia per 15.000 milioni di dollari.

Il governo ha deciso di rafforzare i confini, dove centinaia di venezuelani sono stati arrestati dalle autorità colombiane. La pandemia di coronavirus sta assestando un colpo al traffico di droga, paralizzando le economie, chiudendo i confini ed eliminando le catene di approvvigionamento di sostanze chimiche in Cina(metanfetamina e il fentanil).

Costa Rica

  • Casi confermati: 45.928
  • Casi su un milione: 1.429
  • Decessi: 1.286

Chiusura dei confini terrestri, aerei e marittimi. Divieto di ingresso di stranieri. Sospensione di lezioni, concerti e accesso ai parchi nazionali. Chiusura di bar, club e casinò.

Riapertura di cinema e palestre. Saloni di bellezza, barbieri lavorano al 50/%, mentre l’accesso a spiagge e parchi è ancora chiuso.

Cuba

  • Casi confermati: 1649
  • Casi su un milione: 147
  • Decessi: 67

Chiusure delle frontiere. Telelavoro ove possibile. Sospensione di attività pubbliche. Le lezioni continuano.
Esenzione fiscale per il settore privato che non può funzionare.

Venezuela

  • Casi confermati: 357
  • Casi su un milione: 11
  • Decessi: 10

Per mesi il mondo ha chiesto notize ufficiali a un Venezuela già in ginocchio prima del virus. Francamente i dati risulano poco veritieri.

Panama

Quarantena totale obbligatoria

  • Casi confermati: 7197
  • Casi su un milione: 641
  • Decessi: 200

Due ore al giorno per l’acquisto di alimenti e medicine. Coprifuoco notturno. Chiusura dei confini aerei, marittimi e terrestri. Divieto di ingresso di stranieri. Sospensione delle lezioni. Divieto di eventi enormi.

Paraguay

  • Casi confermati: 396
  • Casi su un milione: 126
  • Decessi: 10

Chiusura di frontiere e aeroporti fino a domenica 29 marzo per ridurre l’impatto della pandemia COVID-19, che ha già rivendicato la sua seconda morte nel Paese.

Ecuador

Coprifuoco nazionale di 15 ore

  • Casi confermati: 29538
  • Casi su un milione: 1.692
  • Decessi: 1.580

Chiusura delle frontiere (meno per gli scambi), sospensione dei voli. Limitazione del veicolo e confinamento obbligatorio. Sospensione delle lezioni e lavoro faccia a faccia.

El Salvador

Quarantena obbligatoria

  • Casi confermati: 555
  • Casi su un milione: 180
  • Decessi: 12

Limitazione della mobilitazione gratuita. Chiusura di aeroporti, porti e frontiere terrestri alle persone.
Sospensione temporanea del pagamento per servizi quali acqua, elettricità, telefono, internet e carte di credito.

Messico

Allontanamento sociale

  • Casi confermati: 23471
  • Casi su un milione: 185
  • Decessi: 2184

Chiusura del confine con gli Stati Uniti. Chiusura di musei, teatri, cinema e zone archeologiche. Sospensione delle lezioni per un mese.

Guatemala

Coprifuoco dalle 16:00 alle 4:00

  • Casi confermati: 703
  • Casi su un milione: 72
  • Decessi: 18

Congelamento per una settimana di produzione industriale “non essenziale”. Chiusura delle frontiere agli stranieri. Divieto di trasporto pubblico e chiamate al telelavoro.
Due prestiti di emergenza da organizzazioni finanziarie internazionali per $ 450 milioni.
Estensione di 30 giorni dello stato di calamità decretata dal governo.

Honduras

Coprifuoco nazionale

  • Casi confermati: 1055
  • Casi su un milione: 115
  • Decessi: 82

Pianifica di fornire cibo di base per 30 giorni dal mercoledì alle famiglie più povere.

Siamo sicuri che le misure europee siano migliori? Specialmente dell’Italia… I dati lasciano dubitare!

Una risposta a “Coronavirus: Come reagiscono i governi nell’America Latina”

  1. IMHO è difficile capire oggi quale sia la risposta politica giusta al dilagare della pandemia, forse ne sapremo di più nei prossimi decenni.
    Anche la credibilità dei dati è affidata a statistiche di parte, a qualche governo farà forse comodo “aggiustare” le cifre, che probabilmente dipenderanno anche dal numero di controlli effettuati: e su questo passaggio mi soffermerei… vediamo la percentuale di contagiati ogni 1000 tamponi e anche l’OMS avrà dati più concreti per lavorare.

    Vedi, caro Simone? Un tempo (permettimi di sdrammatizzare, parlo a titolo personale) noi italiani eravamo tutti CT della Nazionale, ora siamo anche desiderosi di salvare il mondo con la nostra salomonica sapienza.
    E il sottoscritto a ciò, ahimè!, non è rimasto immune. Esisterà un vaccino almeno per questo?
    (⊙_⊙;)

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