La civiltà eterna: I Maya

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Il più conosciuto popolo precolombiano

Nel 2000 a.C. dopo essere stati nomadi per anni, i Maya si stanziano nell’attuale Yucatan(Mexico) e Guatemala.

Quando si parla di Maya, si parla del più conosciuto e importante tra i popoli precolombiani. Le loro velate e affascinanti profezie hanno tenuto vivo il ricordo di questa tribù fino ai nostri giorni.

Sembra che ci sia sempre qualche evento a farci parlare di loro, nel 2015 per esempio è stata rinvenuta l’ultima scoperta sulla tribù: un cenote all’interno di un tempio.

Divisione sociale: la chiave dell’espansione

L’organizzazione civile e politica era simile a quella greca. I Maya infatti costituirono numerose città-stato, proprio come quelle greche. Codeste avevano lingua e la religione comune ma rimanevano tuttavia indipendenti tra di loro.

  • Il re, figura mitologica, veniva venerato in tutte le città stato. Spettava tuttavia all’èlite (sovrani, nobili e sacerdoti) gestire la città;
  • Poi c’erano mercanti e soldati a formare una classe media;
  • Alla base della società c’erano i contadini e gli schiavi.


Chicten Itza (cenote degli Itza) o chiamata anche “La città del serpente piumato” si trova nello Yucatan è il più famoso sito dove ammirare la cultura Maya. Dal 1988 riconosciuto patrimonio dell’umanitàdall’UNESCO e inserito tra le 7 meraviglie del mondo contemporaneo. Un’immensa città costituita da piramidi e castelli, complessi e templi, osservatori e chiese.

Cultura e sviluppo

L’agricoltura di Fagioli, cacao, mais e monili erano la base della vita quotidiana e del commercio dei Maya, ma anche la lavorazione dei metalli preziosi era un’altra risorsa importante.

Tuttavia non utilizzavano oro e gioielli come forma di pagamento, non avevano la cultura della moneta. L’oro e la decorazione delle pietre era solo a scopo decorativo.

I Maya, diversamente da Incas e Zapotechi, non erano grandi guerriglieri, puntavano a una graduale espansione tramite strategie politiche. Tuttavia spesso per difendersi necessitavano di un esercito. A questi “soldati” venivano forniti archi, frecce, lance e spade!

Sull’agricoltura e artigianalità ai fini lavorativi forse i Maya erano arretrati però sulla costruzione erano dei veri maestri.

Oltre alle numerose case e magazzini dei cittadini comuni (in legno e fango), costruirono numerosi ed imponenti edifici in pietra, destinati alla corte del re e alle funzioni religiose.

Lo studio delle stelle, attraverso strumenti molto validi,ha spinto questa civiltà ad evolversi talmente tanto da creare un elaborato e preciso sistema per contare il tempo. Questo fattore ha differenziato e elevato i Maya a qualcosa di più, portando con se affascinanti e velate profezie, oggetto ancora di studi.

Il Calendario Maya

Il “famoso” Calendario Maya inizia nel 3000 a.C. fino ad arrivare insieme a tutte le profezie sulla fine del mondo ai nostri giorni. Il reperto è presente nel Museo Nazionale di Antropologia a Città del Messico.

Nel calendario Maya il singolo punto rappresenta l’unità e una linea sono 5 punti .

Astronomia e matematica per venerare gli dei

Come già accennato, la forte devozione verso gli dei spinge questo popolo a compiere studi matematici e astronomici molto elaborati e precisi, evolvendosi molto di più sotto questo settore. piuttosto che sull’agricoltura.

3 tipi di calendari con 3 diverse funzioni:

  1. Tzolkin: Contava 260 giorni. Ogni giorno aveva un nome e quando nasceva un bambino, egli prendeva 2 nomi, quello dei genitori e quello del calendario.Era legato al ciclo lunare e alla gravidanza;
  2. Haab: Sembra strabiliante la precisione, ma contava 365 giorni! Questo regolava i cicli dell’agricoltura
  3. Il conto lungo: registrava gli eventi storici

“Il luogo degli echi”: il mondo Maya nella foresta di Petèn

Chicten Itza non fù l’unica città Maya. Nel cuore della foresta, nell’attuale Guatemala si può ammirare Tikal, una città ricca di cultura e urbanistica. Possiamo ammirare il “Tempio del Giaguaro” e l’annessa piazza. Da notare l’influenza di Teotihuacan nella composizione della piramide. La civiltà Maya in questa zona elaborò i primi pozzi e cisterne per contenere l’acqua.

Tikal: Tempio del Grande Giaguaro e Tempio delle Maschere

In precedenza le tombe reali sorgevano nell’acropoli del nord, ma il 13 Maggio 682 sotto la guida di Jasaw Chan si costruirono due templi locati frontalmente. Egli decise che questi servivano ad abbellire la città, ma anche come tomba reale per lui e per la sua moglie.

Credenze Maya

  • La vita terrena non era altro che l’intermezzo del Cielo e dell’Inferno. Nella prima fascia vi erano forze benevole, dal cielo infatti arrivava la pioggia. In basso mostri spaventosi che portavano siccità e carestie. Ogni giorno i rituali e i sacrifici verso gli dei servivano a favorire la benevolenza nei loro confronti. Famosissima la danza delle piogge, elemento fondamentale per la coltivazione e quindi per la vita.
  • La profezia della fine del mondo nel 21 dicembre 2012 ha tenuto vivi un po’ tutti. Dopo che il globo terrestre ultimamente è stato ripetutamente colpito da tzunami, eruzioni vulcaniche, effetti indesiderati dell’inquinamento, in parecchi hanno pensato che i Maya potessero avere ragione. Eppure quel giorno è passato tranquillamente. Ma attenzione, David Montagne, uno studioso delle civiltà precolombiane e ricercatore autonomo, qualche anno fa disse che c’è stato un’interpretazione negativa del calendario. I calcoli precisi riportano si al 21 dicembre, ma 2019 e non 2012. Ci dobbiamo preparare?

Un declino improvviso e immotivato

Nel ‘500 gli Spagnoli arrivano nella terra Maya per conquistarla, tuttavia trovano una città pressochè vuota. I reperti archeologici indicano un declino velocissimo e inspiegabile tra il 760 e il 930 d.C..

Delle grandi città erano rimaste soltanto macerie e gli abitanti degli altipiani migrarono o sparirono nel nulla. Ancora oggi gli studiosi faticano a dare un senso alla loro storia, poiché essa si ferma in un punto preciso.

Una catastrofe naturale? Un’epidemia? O gli dei hanno riportato con se il loro popolo amato prima che i conquistadores arrivassero?

Qualcuno ancora avvolge il mistero alle immense doti astronomiche dei Maya, ipotizzando che essi fossero alieni giunti sulla Terra per colonizzarla e che, ad un certo punto, decisero di tornare nel cielo!

Spiegazioni stravaganti a parte, i Maya sono ancora un capitolo oscuro.

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